Tra country noir e Alpin noir


Il giallo italiano nelle nuove geografie del crime televisivo europeo

Passarono neanche trenta secondi e il viso triste di Luisa Pec apparve sul vetro della porta-finestra, proprio dietro l’adesivo della Visa e del pagobancomat. Essenziali, perché permisero a Rocco di restare coi piedi per terra, altrimenti fra la carenza d’ossigeno, il paesaggio onirico innevato, il silenzio, i comignoli fumanti e le case di legno con le misteriose scritte in gotico avrebbe potuto confondersi e credere di stare dentro una roba scritta dai fratelli Grimm.

(A. Manzini, Pista nera)

Tutti conosciamo come il cinismo, il sarcasmo e la romanità irriducibile del vicequestore Rocco Schiavone condizionino profondamente il rapporto del personaggio con la montagna, il gelo, la neve, ed è questo tipo di focalizzazione che tende a precludere qualsiasi sentimento dell’arcano e del fantastico nel rapporto con l’ambiente e la natura. E tuttavia, ci sono dei rari istanti, come nel passaggio sopra riportato, in cui qualcosa di diverso trapela, qualcosa di più vicino a un sentimento nordico della natura, subito messo a tacere dal temperamento sornione, ruvido e saccente di Rocco.

Negli ultimi anni, il sentimento di una natura ancestrale, oscura, potente, con implicazioni legate sia alla sopravvivenza di comunità isolate tenute insieme da tradizioni pre-moderne, sia a istanze ecologiste variamente espresse, è stato raccontato da molte produzioni televisive ambientate in zone rurali e di confine tra Francia, Belgio, Austria e Germania, e accorpate di volta in volta e in maniera non sistematica sotto i termini di Country noir, Rural noir, Econoir, Alpin noir…

Ma che cosa possiamo osservare, quando attraversiamo il confine e ci spostiamo nelle Alpi italiane, o in altri territori periferici e marginali, lontani dai grandi centri urbani? Esiste un noir rurale televisivo italiano, o che tipo di ruralità viene rappresentata nel giallo televisivo italiano?

Di questi argomenti si occuperà Valentina Re, membro dell’unità di ricerca della Link Campus University, nel quadro del Convegno internazionale “Mountain & Mystery. Il poliziesco racconta la montagna” organizzato il 14 ottobre presso l’Università di Torino da Alessandro Perissinotto, anche lui parte del team di ricerca del progetto.

Il titolo della relazione di Valentina Re è “Atlante del giallo: nuove geografie del crime televisivo europeo tra Country Noir e Alpin Noir”.


Atlante del giallo